Dallo scorso 20 agosto l’allerta per il West Nile virus, responsabile della febbre del Nilo occidentale, si è estesa a 23 province italiane.
La pubblicazione delle news farà una breve pausa nel periodo di Ferragosto.
Torneremo nuovamente online il 30/08/2021.
Buone vacanze a tutti!
Nei giorni scorsi è stato documentato nella montagna friulana un focolaio di «febbre da topo» (hantavirus) e un aumento di zecche, collegati a una eccezionale crescita demografica di piccoli roditori.
Il numero di agosto di Emerging Infectious Disases – periodico di informazione sanitaria dei Centri americani per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) - ospita un interessante confronto fra la malattia di Lyme negli Stati Uniti e in Europa.
I malati di Lyme vaccinati per Covid-19 hanno effetti collaterali simili a quelli della popolazione generale.
La temuta encefalite da zecche (o Tbe) torna a colpire l’area bellunese e il primo bilancio estivo conta tre ricoveri presso l’ospedale San Martino, fortunatamente risolti con la guarigione dei pazienti.
Il 18 giugno 2021 il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha ufficialmente comunicato un nuovo caso di Febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF) in Spagna. È il secondo nell’arco di due mesi e ha messo in allarme le autorità sanitarie. La malattia infatti ha un decorso grave e un elevato tasso di mortalità (dal 5 al 40%).
L’Associazione Lyme Italia e coinfezioni ha elaborato un questionario per individuare problemi, necessità e richieste dei pazienti colpiti dalla borreliosi (altro nome della malattia di Lyme) e dei loro caregiver (familiari che li assistono).
Dopo i focolai registrati in Slovenia (oltre 200 casi) l’infezione da hantavirus, conosciuta come «febbre da topo», è arrivata in Italia.
A definire il 2021 un «anno azzeccante» è il New York Times che in un articolo pubblicato lo scorso 16 giugno avvisa: “Attenzione: quest'anno sarà difficile evitare le zecche se trascorri molto tempo all'aperto”.