Spagna in allarme per la Febbre di Crimea-Congo

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Il 18 giugno 2021 il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha ufficialmente comunicato un nuovo caso di Febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF) in Spagna. È il secondo nell’arco di due mesi e ha messo in allarme le autorità sanitarie. La malattia infatti ha un decorso grave e un elevato tasso di mortalità (dal 5 al 40%).

A causarla è un virus, il cui principale veicolo di trasmissione è il morso di zecca del genere Hyalomma. Può tuttavia diffondersi anche per contatto con il sangue o i fluidi della persona ammalata o manipolando animali infetti durante la macellazione.

Il focolaio spagnolo

Entrambi di casi di Febbre emorragica Crimea-Congo registrati in Spagna nel 2021 sono stati identificati nella comunità autonoma di Castiglia e León, il primo a Salamanca (aprile 2021) e il secondo nella regione di El Bierzo (giugno 2021).

Complessivamente sono dieci i casi di malattia accertati nel paese iberico durante gli ultimi anni, con sette guarigioni e tre decessi.

Due casi hanno interessato anche la comunità di Madrid.

La situazione in Europa

La Spagna è attualmente l'unico paese dell'Europa occidentale che ha riportato casi di Febbre emorragica Crimea-Congo.

La malattia è nota invece nell’est e nel sud europeo, con focolai in Bulgaria (e nei Balcani), nella Russia sudoccidentale e in Turchia, dove si è verificata l’epidemia più grave con oltre 2500 casi.

Risulta inoltre endemica in varie parti dell’Africa, del Medioriente e dell’Asia.

I consigli per i viaggiatori

Ai viaggiatori diretti in Spagna e nei paesi a rischio il Ministero della salute raccomanda di prevenire le punture di zecca e in particolare di:

- indossare indumenti protettivi (maniche lunghe, pantaloni lunghi) di colore chiaro (per una facile individuazione di zecche sui vestiti)

- utilizzare repellenti cutanei, seguendo attentamente le istruzioni riportate in etichetta

- esaminare regolarmente i vestiti e la pelle; se si trovano delle zecche rimuoverle subito e in modo sicuro

- evitare il contatto con animali infestati da zecche e la permanenza in stalle e fienili potenzialmente a rischio di infestazione

- evitare le zone dove le zecche sono abbondanti.

 

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