La malattia di Lyme

Malattia di Lyme


La malattia (o morbo) di Lyme, conosciuta anche con il nome di Borreliosi di Lyme, è l’infezione più diffusa dal morso di zecca. Colpisce soprattutto la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e il cuore con disturbi di varia gravità. Poiché interessa più organi e distretti del corpo è definita una malattia multisistemica.

Qual è la causa della malattia di Lyme?

Responsabile della malattia di Lyme è il batterio Borrelia burgdorferi. Poiché l’agente infettivo è una borrelia, la malattia è chiamata anche Borreliosi di Lyme.

Come si trasmette la malattia di Lyme?

Le zecche sono portatrici del battere che causa la malattia e lo trasmettono con il morso.
La persona ammalata non è contagiosa e non può diffondere l’infezione ad altre persone.

Quali sono i sintomi della malattia di Lyme?

La malattia di Lyme ha un sintomo caratteristico: è un arrossamento sulla pelle che compare nella zona del morso di zecca (eritema migrante). Può tuttavia manifestarsi con vari altri disturbi: dolore ai muscoli e alle articolazioni, malessere generale, cefalea, inusuale stanchezza.

Perché la malattia di Lyme ha sintomi tanto diversi?

È una particolarità della malattia. Il suo decorso avviene per fasi successive, provocate dal “viaggio” che il battere trasmesso dalla zecca compie nell’organismo umano.

Il “viaggio” del battere è tuttavia imprevedibile e la successione delle fasi può variare da una persona all’altra, complicando il riconoscimento della malattia di Lyme, soprattutto se non c’è ricordo del morso di zecca.

Quali sono gli effetti della malattia di Lyme sulla pelle?

La conseguenza più conosciuta è l’eritema migrante (foto 1). È una lesione cutanea tipica della malattia di Lyme e la sua comparsa permette in genere una diagnosi immediata.

Si presenta nella zona del morso con un arrossamento della pelle, dalle sfumature che vanno dal rosa pallido, al rosso acceso, al viola ed ha un tipico aspetto ovale, ad anello o a bersaglio (foto 2). Può tuttavia assumere anche altre forme (foto 3). Tende a permanere per molte settimane, crescendo lentamente (alcuni millimetri al giorno) fino a formare un’ampia area tondeggiante, più o meno regolare (foto 4). Non dà prurito e solo raramente provoca una leggera sensazione di bruciore.

Se l’eritema migrante non viene curato la malattia prosegue e può causare eritemi multipli (foto 5) e, nella fase tardiva, una grave infiammazione cronica (chiamata acrodermatite cronica atrofica), che spesso colpisce la pelle delle mani e dei piedi, rendendola sottile, fragile, raggrinzita e con i vasi sanguigni in evidenza (foto 6). A tali danni possono accompagnarsi formicolii (parestesie), alterazione della sensibilità e dolore.

Quali sono gli effetti della malattia di Lyme sul sistema nervoso?

Quando la malattia di Lyme colpisce il sistema nervoso prende il nome di neuroborreliosi. Il suo esordio è lento e progressivo e può causare una meningite, coinvolgendo i nervi periferici (meningoradicoloneurite) e può anche colpire il sistema nervoso centrale (encefalite o mielite). I sintomi più frequenti sono:

  • mal di testa discontinuo, raramente molto forte,
  • dolore,
  • paralisi dei nervi cranici, tipicamente coinvolto è il nervo facciale su uno o entrambi di lati del viso (paralisi di Bell). (foto 7)

In una minoranza di casi la neuroborreliosi può progredire coinvolgendo il sistema nervoso centrale (encefalite e/o mielite) e causare anche:

  • confusione mentale
  • difficoltà di concentrazione e di memoria
  • profonda stanchezza
  • disturbi dell’umore e del comportamento.

Quali sono gli effetti della malattia di Lyme su muscoli e articolazioni?


Il sintomo più comune è la comparsa di dolore a un ginocchio, oppure a un polso, a una spalla, a un gomito, a una caviglia o all’anca. Gli episodi dolorosi sono chiamati artralgie e si spostano da un’articolazione all’altra (dolori migranti).
La malattia di Lyme può causare anche un’artrite con gonfiore e tumefazione dell’articolazione colpita. (foto 8)
Gli episodi dolorosi possono precedere, accompagnare o seguire l’artrite, oppure essere gli unici segnali che la malattia di Lyme ha colpitole articolazioni.

Quali sono gli effetti della malattia di Lyme sul cuore?

La malattia di Lyme può interessare anche il cuore. In questo caso prende il nome di cardite di Lyme. Ha un decorso solitamente favorevole e può presentarsi con vari sintomi:

  • palpitazioni e/o dolore toracico
  • vertigini e perdita dei sensi
  • fame d’aria
  • difficoltà di respiro
  • stanchezza.

In alcuni  casi il coinvolgimento cardiaco può provocare un blocco atrioventricolare, rendendo necessario l’impianto di pacemaker (foto 9).
Spesso la cardite di Lyme è concomitante o segue le manifestazioni della pelle, del sistema nervoso e delle articolazioni. 

Quali sono gli effetti della malattia di Lyme sugli occhi?

La malattia di Lyme può coinvolgere, in tutte le fasi, anche gli occhi. Il primo sintomo è l’arrossamento oculare (congiuntivite), successivamente tutte le altre parti dell’occhio possono essere coinvolte dallo sviluppo della malattia.

Diagnosi


Come si riconosce la malattia di Lyme?

La diagnosi di malattia di Lyme si basa:

  • sui sintomi clinici tipici, come l’eritema migrante
  • sul riscontro di alcuni elementi specifici: aver subito un morso di zecca; aver svolto attività a rischio per punture di zecca; aver soggiornato in zone dove la malattia di Lyme è diffusa
  • sui risultati dei test di laboratorio.

Quando è necessario fare gli esami del sangue?

La malattia di Lyme è accertata in presenza dell’eritema migrante. In tutti gli altri casi la diagnosi va confermata con un esame del sangue. I test disponibili individuano l’infezione non prima di 6 settimane dal morso di zecca. È quindi consigliabile sottoporsi al prelievo almeno 40 giorni dopo la rimozione della zecca.

Cura


Come si cura la malattia di Lyme?

Il trattamento prevede l’assunzione di antibiotici specifici, nelle dosi e per i tempi previsti dai protocolli di terapia. Il tasso di completa guarigione è elevato e supera il 90% quando la malattia di Lyme è riconosciuta e curata in fase iniziale.