La morte per encefalite da zecche (Tbe) di due esemplari di fauna selvatica in bassa Valvarrone – monte Legnoncino ha fatto scattare l’allerta in provincia di Lecco. Per evitare possibili contagi alle persone l’Azienda sanitaria (ATS della Brianza) raccomanda massima attenzione a quanti abitano, lavorano o frequentano, anche per escursionismo, le aree montane.
Yoga e meditazione possono alleviare i sintomi della malattia di Lyme post trattamento (PTLDS)? Uno studio clinico del Centro di ricerca sulle malattie trasmesse dalle zecche del Columbia University Irving Medical Center di New York (USA) dimostra come possano agire positivamente nel ridurre i disturbi multisistemici, migliorando l’umore, il sonno, il fisico e le facoltà cognitive.
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Le zecche sono una “minaccia” anche d’inverno. Lo rivelano i ricercatori dell’università di Hannover che hanno analizzato l’attività delle zecche nei periodi invernali 2020-2021 e 2021-2022, documentando la loro ricerca dell’ospite anche nei mesi più freddi (da dicembre a febbraio).
La malattia di Lyme colpisce le donne in forma più grave? A porre la domanda e segnalare la necessità di studi clinici mirati è un gruppo di ricerca americano che ha analizzato 2.170 pazienti con diagnosi di malattia, riscontrando un’alta percentuale di donne con sintomi più severi rispetto agli uomini.
Uno studio congiunto delle università di Harvard (USA) e di Montréal (Canada) ha utilizzato Twitter come strumento di sorveglianza della malattia di Lyme negli Stati Uniti. L’analisi - pubblicata lo scorso 16 ottobre sulla rivista scientifica BMC Medical Informatics and Decision Making - ha rilevato una “correlazione abbastanza forte” fra numero dei tweet e dati ufficiali sui casi di malattia, mettendo anche in evidenza il contributo della piattaforma social nel “diffondere la consapevolezza popolare sulla malattia di Lyme”.
Circa il 10% dei pazienti di Lyme non guarisce dopo le cure e sviluppa la cosiddetta Sindrome post trattamento o PTLDS (Post Treatment Lyme Disease Syndrome) con affaticamento, dolore muscolo-scheletrico, difficoltà cognitive che perdurano nel tempo. Poiché si tratta di sintomi comuni anche ad altre forme morbose, la diagnosi di PTLDS rappresenta una sfida e deve escludere la possibilità di altre malattie.
Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) statunitense ha recentemente inserito l’encefalite da zecche (Tbe) tra i rischi per i viaggiatori americani che si recano in Europa e in Asia. Tra le destinazioni con rischio noto o possibile di Tbe c’è anche l’Italia, in particolare i territori del Nord-Est (Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia).
Ci sono strumenti di intelligenza artificiale (AI) progettati per dare informazioni e rispondere a domande di ogni tipo, anche di carattere medico. Tecnicamente sono dei chatbot, ovvero dei software capaci di interagire con le persone in modo simile a quanto avviene fra persone reali. Uno dei più noti è ChatGPT e Lyme Project, un’organizzazione americana no-profit, lo ha testato per verificare quanto sa della malattia di Lyme, mettendolo a confronto con un analogo strumento di Google, chiamato Google Bard.
Individuare l’agente responsabile della malattia di Lyme in un campione di sangue è una prova certa dell’infezione e consente una diagnosi sicura. Tra i metodi disponibili c’è la microscopia in campo oscuro. Perché non viene utilizzata di routine?