La tecnologia elettromagnetica è utilizzata da diversi anni nella medicina estetica. Uno recente studio pubblicato sul Journal of Cosmetic Dermatology presenta alcune prove della sua utilità anche nella malattia di Lyme, in particolare nel trattamento dei sintomi persistenti.
Un test sulle urine “in grado di rilevare i batteri (Borrelia) che causano la malattia di Lyme e di confermare l’infezione subito dopo il morso di zecca”. È l’innovativa tecnica a cui stanno lavorando i ricercatori dalla George Mason University, in Virginia (USA).
In Friuli Venezia Giulia desta preoccupazione la significativa presenza di “zecche giganti” o “zecche marginate” (Hyalomma marginatum), individuata sull’altopiano del Carso dai ricercatori del Museo di storia naturale di Trieste. Non è la prima volta che questi esemplari di zecche sono segnalati in Italia, ma “in passato si è trattato di ingressi indiretti, come ospiti di uccelli migratori o di animali vivi trasportati verso i macelli. In questo caso si tratterebbe invece dell'insediamento di una popolazione stabile”.
Non è chiaro perché alcune persone sviluppano la malattia di Lyme in modo lieve e altre in forma seria e persistente. La causa potrebbe trovarsi nei geni del DNA. Un gruppo di ricerca olandese ha individuato infatti una variante genetica che predispone alla malattia e ne prolunga la durata.
Nei giorni scorsi è iniziata la sperimentazione clinica sull’uomo di un nuovo potenziale antibiotico per curare la malattia di Lyme. Si tratta dell’ igromicina A, identificata nel 2021 da un team di ricerca della Northeastern University di Boston come antimicrobico eccezionalmente efficace nel distruggere il battere responsabile della malattia (Borrelia burgdorferi).
Il 4 maggio la Spagna ha comunicato un nuovo caso mortale di febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF). Stando alle informazioni divulgate dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) riguarda una persona che si è ammalata dopo una puntura di zecca subita durante un’escursione nella provincia di Avila.
L’aumento dei casi di malattia di Lyme non è un rischio solo gli esseri umani, ma anche per gli animali domestici e per i cani in particolare. La segnalazione viene dai veterinari del Virginia-Maryland College of Veterinary Medicine i quali riportano che “i cani sono sempre più vulnerabili a questa malattia trasmessa dalle zecche”.
Un acaricida capace di “uccidere le zecche attaccate all’uomo con un singolo trattamento” è l’innovativo farmaco a cui sta lavorando una piccola azienda farmaceutica americana, la Tarsus Pharmaceuticals. Il prodotto si chiama TP-05 e la sua efficacia è attualmente in fase di sperimentazione clinica con un gruppo di volontari sani.
Il cambiamento climatico «probabilmente» causerà un picco di zecche nel Regno Unito facendo aumentare i casi di malattia di Lyme. La previsione è dell’Health Security Agency (UKHSA), l’agenzia sanitaria inglese, che nei giorni scorsi ha informato la popolazione sull’alto rischio di subire un morso di zecca e di contrarre la malattia.
L’apparizione in TV di Simona Ventura con “mezza faccia bloccata” ha acceso l’attenzione sulla paralisi del nervo facciale (paralisi di Bell). Può avere molteplici cause tra le quali c’è anche la neuroborreliosi di Lyme, trasmessa dal morso di una zecca infetta.