Tremila zecche nella baia di San Francisco

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Le spiagge della California non attirano solo vacanzieri e turisti, ma anche le zecche portatrici della malattia di Lyme. Lo afferma il Los Angeles Times in un articolo pubblicato il 6 giugno 2021 dove riporta che sono ben tremila le zecche trovate e raccolte nella baia di San Francisco e nella vicina regione vinicola.

Un numero che ha sorpreso biologi ed esperti, per i quali resta un mistero il modo in cui le zecche sopravvivono, si nutrono e si riproducono nelle aree costiere.

Gli studi sull’area

Tutta l’area della baia è oggetto di studio, ma fino ad oggi non sono stati individuati gli animali responsabili della abbondante diffusione di zecche, il cui ospite preferito, lo scoiattolo grigio occidentale, non frequenta i paesaggi erbosi del mare.

I timori

Cittadini e autorità locali temono che l’invasione di zecche porti una impennata dei casi di malattia di Lyme.

A parere di Dan Salkeld, ecologo presso la Colorado State University di Fort Collins, a capo delle ricerche nella “Bay Area”, è difficile fare previsioni. “Potrebbero esserci variazioni annuali – ha precisato - causate dai cambiamenti climatici, ma anche dall’aumentata consapevolezza dei rischi o dai piani di sorveglianza della malattia". Impossibile quindi determinare quale sarà la traiettoria dei casi umani di infezione.

La buona notizia

Attualmente la California ha un'incidenza di zecche infette stimata intorno al 4%, molto più bassa di altri stati americani, in particolare del nord-est e della costa orientale, dove la percentuale sale fino al 50%.

A confermarlo sono le indagini condotte nelle contee californiane di Mendocino, Sonoma, Napa, Marin, Santa Clara, Santa Cruz e Monterey secondo le quali il tasso di zecche portatrici del battere che causa la malattia di Lyme è molto contenuto sia nei boschi che tra gli arbusti delle spiagge.

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