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Il nuovo vaccino contro la malattia di Lyme, identificato con la sigla VLA 15, ha iniziato l’ultima fase di sperimentazione clinica (Fase 3): sarà testato su 6 mila volontari dai 5 anni in su, “arruolati” in una cinquantina di siti americani ed europei dove la malattia è altamente endemica.

Lo hanno comunicato le due aziende produttrici (l’americana Pfizer e la francese Valneva), sottolineando che gli studi di Fase 2 hanno rivelato una forte risposta immunitaria negli adulti e nei bambini, con profili di sicurezza e tollerabilità accettabili in entrambe le popolazioni di studio.

 

Cosa sappiamo del vaccino

 

Il VLA 15 è composto da antigeni proteici della Borrelia burgdorferi, il battere che provoca la malattia di Lyme. Attraverso “il blocco della proteina OspA, impedisce al battere di lasciare la zecca e infettare l’uomo”.

Il vaccino protegge da sei varianti di Borrelia che rappresentano le specie più diffuse negli Stati Uniti e in Europa e sono responsabili della maggior parte dei casi di malattia.

 

Tre dosi e un richiamo

 

Il ciclo vaccinale prevede la somministrazione di tre dosi, a cui si aggiunge un richiamo (dose booster) dopo un anno.

Le persone arruolate nella sperimentazione riceveranno tutte le 4 dosi del vaccino, di cui sarà monitorata l’efficacia protettiva, la sicurezza e la capacità di stimolare il sistema immunitario (immunogenicità).

 

I tempi

 

La sperimentazione verrà condotta in Finlandia, Germania, Olanda, Polonia, Svezia e Stati Uniti e si concluderà alla fine del 2024.

Se i risultati confermeranno le previsioni il vaccino potrà essere sottoposto all’approvazione delle agenzie regolatorie entro il 2025.

 

 

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