Lyme in aumento e l’arrivo di nuove cure

Quando Lyme colpisce la vista
28 aprile 2025
Lyme persistente: test su nuove terapie
12 maggio 2025
WebMD, uno dei più noti portali medici internazionali, ha recentemente pubblicato un editoriale che riassume tre novità importanti sulla malattia di Lyme:
- un previsto un aumento dei casi nel 2025
- una nuova possibile opzione terapeutica per trattare l’infezione
- una scoperta utile a spiegare i sintomi dei pazienti con artrite di Lyme recidivante, ampliando l’orizzonte delle conoscenze sui sintomi persistenti della malattia.
L’articolo si conclude con una domanda: Qual è la migliore difesa contro la malattia di Lyme? La risposta rimane invariata: evitare i morsi di zecca.

Perché ci saranno più casi di Lyme nel 2025?

 

Il cambiamento climatico è uno dei fattori principali. Inverni più brevi e temperature più alte favoriscono la proliferazione delle zecche, anche in zone considerate inospitali fino a qualche anno fa. Questo porta a un rischio maggiore di contrarre la malattia.

Secondo l’EPA (Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti), i casi di Lyme sono aumentati del 40% tra il 2022 e il 2023 sul territorio americano. Un trend in crescita che “ha buone probabilità di continuare anche nel 2025” a livello globale.

 

Una nuova cura per la malattia di Lyme?

 

Un team della Northwestern University (Illinois– USA) ha testato oltre 500 composti approvati dall’agenzia americana del farmaco (FDA) per trattare la malattia di Lyme. I risultati, pubblicati il 23 aprile 2025 su Science Translational Medicine, hanno evidenziato il potenziale della piperacillina, un antibiotico della famiglia delle penicilline già usato per altre infezioni.

Nei test condotti sui topi la piperacillina ha eliminato la Borrelia (agente causale della malattia di Lyme) usando una dose 100 volte inferiore alla doxiciclina, il trattamento standard negli Stati Uniti. Secondo i ricercatori questa scoperta potrebbe portare a cure più rapide e con meno effetti collaterali, anche se sono ancora necessari studi clinici sull’uomo per confermare l’efficacia della piperacillina.

 

La causa dell’artrite persistente di Lyme? Il peptidoglicano

 

Un secondo studio guidato dallo stesso gruppo di ricerca della Northwestern University ha individuato residui di parete cellulare batterica (peptidoglicano) nel fluido articolare di pazienti con artrite di Lyme recidivante. Questi frammenti potrebbero mantenere attiva la risposta immunitaria anche dopo l’eliminazione del batterio.

Gli scienziati stanno studiando strategie per rimuovere il peptidoglicano e aiutare i pazienti nei casi di mancata risposta alle terapie convenzionali.

La scoperta potrebbe allargare le conoscenze attuali sui sintomi persistenti e le conseguenze a lungo termine della malattia di Lyme, suggerendo anche nuove opzioni di intervento terapeutico.

 

Prevenzione: il miglior scudo contro la malattia di Lyme

 

Anche se la maggior parte dei casi si risolve con cure tempestive, la prevenzione resta la chiave.

- Usare indumenti protettivi e repellenti prima delle attività all’aperto

- Controllare la pelle al rientro, dopo le attività

- Rimuovere subito eventuali zecche

sono strumenti tanto facili quanto efficaci per evitare la malattia di Lyme e le sue coinfezioni.

 

 

Per approfondire clicca qui