Lyme e donne. Relazione da indagare

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La malattia di Lyme colpisce le donne in forma più grave? A porre la domanda e segnalare la necessità di studi clinici mirati è un gruppo di ricerca americano che ha analizzato 2.170 pazienti con diagnosi di malattia, riscontrando un’alta percentuale di donne con sintomi più severi rispetto agli uomini.

Lo studio - pubblicato sull'International Journal of General Medicine - ha evidenziato anche un maggior rischio di malattia persistente nel genere femminile per l’elevata frequenza di:

- ritardi diagnostici

- diagnosi inappropriate

- tasso più alto di coinfezioni.

 

La fonte dei dati

 

Le informazioni relative ai 2.170 pazienti inclusi nella ricerca sono stati ricavati dal registro MyLymeData promosso e curato dall’Associazione LymeDisease.org.

Il registro è formato da auto-segnalazioni (anonimizzate) di pazienti riferite a:

- sintomi

- test diagnostici

- risposta al trattamento antibiotico

- effetti collaterali.

 

Il target di riferimento

 

Lo studio precisa che il campione analizzato è formato da 1839 donne e 331 uomini residenti negli Stati Uniti.

Data la prevalenza femminile la metodologia delle indagini ha seguito specifici criteri per un corretto confronto fra esperienze di malattia femminili e maschili.

 

I risultati

 

Lo studio ha messo in evidenza alcune caratteristiche comuni della borreliosi di Lyme fra uomini e donne:

- un rapporto sostanzialmente uguale di eruzioni cutanee (Eritema migrante)

- un riscontro simile di test di laboratorio positivi

- un’analoga risposta al trattamento antibiotico e agli effetti collaterali associati alla terapia.

La ricerca ha tuttavia segnalato nelle donne:

- un maggior tasso di coinfezioni trasmesse da zecche (81% di donne contro il 75% di uomini)

- un numero più elevato di diagnosi in fase avanzata (83% di donne contro il 76% di uomini)

- una significativa ricorrenza di diagnosi ritardate (il 36% di donne dichiara di aver consultato 10 o più medici prima della diagnosi contro il 25% di uomini)

- una più alta frequenza di diagnosi inappropriate (80% di donne contro il 71% di uomini).

 

La rilevanza dei sintomi

 

Le donne hanno inoltre riferito una maggiore severità di cinque sintomi di Lyme:

- affaticamento

- dolori muscolari e articolari

- disturbi del sonno

- manifestazioni gastrointestinali

- mal di testa.

Hanno dichiarato inoltre forme più gravi di neuropatia e perdita di memoria.

Per contro una percentuale più elevata di uomini ha riportato deterioramento cognitivo e manifestazioni cardiache.

 

L’indicazione

 

Poiché l’indagine si riferisce a un campione “non rappresentativo dell’intero spettro di pazienti con Lyme” i ricercatori hanno evidenziato la necessità di ottenere, da futuri studi clinici, dati differenziati per genere sulle manifestazioni della malattia e sui sintomi persistenti.

Tali informazioni serviranno a comprendere se, e in che misura, le variabili biologiche svolgono un ruolo nell’evoluzione della malattia e ottenere quindi “informazioni scientifiche utili a tutti i pazienti”.

 

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