Zecche: un misterioso virus americano

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Negli Stati Uniti si sta diffondendo Heartland, un virus trasmesso dalle zecche di cui si conosce ancora poco.

Provoca una malattia febbrile potenzialmente grave e secondo i ricercatori della Emory University di Atlanta (USA) potrebbe diventare un serio problema di salute pubblica.

Oltre a espandersi il virus sembra mutare rapidamente e gli effetti delle varianti non sono noti.

 

I sintomi

 

I Centri americani per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) invitano a consultare il medico se dopo un morso di zecca compare:

- febbre alta

- debolezza (grave affaticamento)

- diminuzione dell'appetito

- mal di testa

- nausea

- diarrea

- dolore ai muscoli o alle articolazioni.

 

I sintomi possono presentarsi anche due settimane dopo la puntura infettante e unirsi a:

- una diminuzione dei globuli bianchi

- una conta delle piastrine inferiore al normale

- un aumento delle transaminasi (alterazione delle funzioni del fegato).

 

Il decorso della malattia – ancora senza nome - può essere serio e rendere necessario il ricovero in ospedale.

Nelle persone con salute compromessa può anche avere anche un esito mortale.

 

Le analogie

 

La presentazione clinica dell’Heartland-virus può facilmente essere confusa con altre malattie trasmesse dalle zecche, come l’anaplasmosi e l’ehrlichiosi.

Queste ultime sono infezioni batteriche e rispondono agli antibiotici, i quali risultano del tutto inefficaci contro il virus.

 

Una malattia senza cura

 

Al momento non ci sono farmaci per guarire le persone infettate dal virus Heartland.

Gli unici trattamenti disponibili possono solo alleviare i sintomi.

 

La trasmissione

 

Una ricerca pubblicata sul numero di aprile della rivista scientifica Emerging Infectious Diseases ha identificato le Amblyomma, chiamate anche “zecche della stella solitaria” (per la macchia bianca impressa sul dorso), come principali responsabili dei contagi, senza escludere la trasmissione del virus da parte di altre specie di zecca.

Le autorità sanitarie ricordano che la fauna selvatica e gli uccelli migratori possono diffondere le zecche anche a notevole distanza e raccomandano grande prudenza quando si frequentano, per lavoro o svago, ambienti naturali e si fanno attività all’aperto.

 

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