L’Anaplasmosi e l’Ehrlichiosi sono malattie clinicamente simili, trasmesse dal morso di zecca. Colpiscono i globuli bianchi, causando febbre, brividi, dolori muscolari, debolezza, nausea e/o vomito, tosse, cefalea e malessere. Il loro decorso è solitamente benigno.
Quali sono i sintomi dell’Anaplasmosi e dell’Ehrlichiosi?
In una buona percentuale di casi (tra il 10 e il 40%) l’anaplasmosi e l’ehrlichiosi hanno un decorso asintomatico o con sintomi modesti, ma nella maggioranza dei casi si manifestano dopo un periodo di incubazione compreso tra i 7 e i 21 giorni dal morso di zecca, con la comparsa improvvisa di sintomi che ricordano quelli della comune influenza:
- febbre con brividi
- dolori muscolari
- debolezza
- tosse
- malessere generale.
A questi sintomi si aggiungono nausea e vomito, perdita di peso e alterazioni di alcuni valori del sangue, con diminuzione dei globuli bianchi e delle piastrine e aumento delle transaminasi.
Quali sono le possibili conseguenze dell’Anaplasmosi e della Ehrlichiosi?
Le infezioni hanno solitamente un’evoluzione benigna, soprattutto nei più giovani. Negli anziani e nelle persone con ridotte difese immunitarie (pazienti che assumono cortisone, farmaci immunosoppressori, chemioterapici, pazienti senza milza o portatori di infezione da HIV) la malattia può presentare invece complicazioni vascolari anche gravi, a livello renale ed encefalico.
Come si curano l’Anaplasmosi e l’Ehrlichiosi?
La cura dell’anaplasmosi e dell’ehrlichiosi prevede l’assunzione di antibiotici specifici, i quali risultano rapidamente efficaci nella maggior parte dei casi. La terapia deve essere iniziata prima possibile per evitare possibili complicazioni.