Zecche: prima segnalazione a Belluno

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Le zecche sono già tornate in attività nel Bellunese. Pochi giorni fa una giovane escursionista ha scoperto di averne una trentina addosso dopo una passeggiata nei boschi sopra Sospirolo.

Lo riporta Il Dolomiti riferendo che il 5 marzo l’interessata è uscita in compagnia di alcuni amici sui Monti del Sole, tra i sentieri sopra l'abitato di San Gottardo, accorgendosi di una diffusa presenza di zecche, probabilmente favorita dal clima mite e umido di quest’ultimo scorcio di inverno.

 

La testimonianza

 

In tutta la zona di Sospirolo – racconta la giovane -le zecche sono già molto presenti. Me ne sono trovate addosso a decine e fortunatamente sono stata morsa solo una volta, ma non ci siamo nemmeno fermati a mangiare per l'ansia di trovarcene altre sui vestiti o sulla pelle.

Fino a qualche anno fa il rischio di subire un loro morso iniziava ad aprile, non certo ai primi di marzo.

 

Il parere degli esperti
 

Secondo i ricercatori della Fondazione Edmund Mach di Trento il clima mite rende le zecche attive anche nei mesi in cui dovrebbero trovarsi in diapausa.

Rimanendo attive consumano una maggiore quantità di energia e di conseguenza diventano più “voraci” e “affamate” nella ricerca di un ospite sul quale nutrirsi.

 

Il primato di Belluno

 

Il fenomeno zecche è monitorato da anni in provincia di Belluno, dove si concentra il 40% dei casi italiani di TBE ed è ampiamente diffusa la malattia di Lyme.

 

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