Zecche d'inverno

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Subire un morso di zecca in pieno inverno può sembrare improbabile o addirittura incredibile, ma le diverse segnalazioni registrate tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio sulla comparsa di eritemi migranti (sintomo caratteristico della malattia di Lyme) dimostrano il contrario e confermano che anche nei mesi più freddi le zecche restano attive.

Quando la temperatura scende verso lo zero si proteggono dal freddo cercando un riparo caldo e umido sotto un tappeto di foglie secche o di aghi di pino, nella tana di un topo o di una talpa, ma è sufficiente che la temperatura salga per qualche giorno fra i 5-7 gradi perché escano dai loro rifugi, si arrampichino sull’erba o sui rami caduti a terra e si mettano in cerca di un ospite.

Raccogliere foglie secche in giardino oppure sostare tra il fogliame durante una passeggiata nel verde o una corsa nel parco espone quindi al rischio di subire un morso di zecca anche nella stagione più rigida. L’importante è non abbassare la guardia e ricordare che le zecche sopravvivono anche nelle condizioni più estreme e sotto una coltre di neve.