Zecche giganti: aumenta la diffusione

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In piena emergenza per la pandemia da Covid-19 la Russia si è trovata a fronteggiare un nuovo allarme sanitario provocato da una massiccia invasione di zecche (oltre 400 volte superiore alla presenza solitamente registrata) che la Zvezda, il giornale del Ministero della Difesa russo, ha definito molto aggressive e più pericolose del normale.

Si tratta di zecche appartenenti alla specie Hylaomma marginatum, chiamate anche “zecche giganti” per le loro straordinarie dimensioni, in grado di raggiungere i 2 centimetri e oltre dopo il pasto di sangue.

Le Hylaomma sono presenti in tutta l’Europa meridionale (Spagna, Italia, Balcani, Ucraina, Turchia), ma a causa del riscaldamento globale hanno avuto modo di adattarsi anche al clima di vari Paesi del centro e nord Europa (Germania, Francia, Inghilterra, Olanda), trasportate da uccelli migratori o con l’importazione di bovini infestati da zecche infette.

Come caccia e cosa comporta il morso della Hyalomma marginatum?

Diversamente dalla altre zecche le Hyalomma sono in grado di individuare l’ospite anche a nove metri di distanza e di inseguirlo per una decina di minuti alla velocità di un metro al minuto. Il loro morso è pericoloso perché trasmette il virus della Febbre emorragica di Crimea-Congo, un’infezione molto seria e potenzialmente grave, trasmissibile anche da persona a persona. Fino ad oggi non risulta segnalato in Italia alcun caso di malattia nell’uomo, ma con l’espansione delle zecche Hylaomma cresce il rischio di diffusione del virus.

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