Nord-Est ad alto rischio

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Nel Nord-Est italiano una zecca su tre è infetta e in grado di trasmettere uno o più agenti patogeni con un singolo morso.
Lo rivela uno studio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) i cui risultati sono stati pubblicati lo scorso 10 ottobre.

I rischi

 

I ricercatori hanno analizzato 367 zecche, raccolte tra il 2019 e il 2021 in animali provenienti di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, trovando il 30,2% delle Ixodes ricinus, le comuni zecche dei boschi, positive ad almeno un patogeno.

Le Ixodes sono risultate:

- le più diffuse

- con il più alto tasso di infezione

- in grado di trasmettere simultaneamente più di un microrganismo patogeno.

 

11 agenti infettivi

 

Lo studio dell’IZSVe ha inoltre evidenziato un’elevata diversità di agenti infettivi tra le zecche del Nord-Est.

Ben undici i patogeni trovati, tra i quali ci sono: la Borrelia burdoferi, responsabile della malattia di Lyme, altre specie di Borrelia (Borrelia miyamotoi e Borrelia afzelii), varie Rickettsie (Rickettsia helvetica, Rickettsia monacensis, Rickettsia slovaca) e l’Anaplasma (Anaplasma phagocitophylum), tutti in grado di veicolare infezioni.

 

Il contributo alla ricerca internazionale

 

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha presentato le ricerche realizzate nelle regioni del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto-Adige alla 10^ Conferenza internazionale “Tick and Tick-Borne Pathogen” svoltasi in Romania dal 29 agosto al 2 settembre 2022.

 

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