Morso di zecca o cimice dei letti?

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La comparsa di «macchie rosse» sulla pelle, soprattutto se aumentano in grandezza, può far pensare all’eritema migrante, la manifestazione più comune della malattia di Lyme trasmessa dalle zecche. Quando però gli arrossamenti si accompagnano a prurito e al centro presentano un piccolo «foro» occorre sospettare che siano causate dalle cimici dei letti.

Un’eventualità tutt’altro che rara, come confermano le recenti infestazioni in Francia e Inghilterra.

 

Zecche e cimici dei letti

 

Come le zecche, anche le cimici dei letti:

- vivono nutrendosi del sangue di esseri umani e di alcuni animali

- hanno dimensioni minuscole

- sono prive di ali

- mordono senza causare dolore.

A differenza delle zecche le cimici dei letti agiscono solitamente di notte, quando si dorme, attirate dal calore e dall’anidride carbonica prodotti dal corpo umano.

 

Come riconoscere la puntura

 

Le cimici dei letti possono pungere qualunque parte del corpo, ma scelgono spesso le parti scoperte (volto, collo, braccia, mani, gambe e piedi).

I segni delle punture compaiono dopo un periodo variabile da qualche ora a 10 giorni e possono assumere forme diverse, presentandosi:

- solo con piccoli fori

- macchie piane violacee

- macchie rosse in rilievo, oppure pomfi simili all’orticaria o alle punture di zanzara, spesso pruriginose e con un piccolo foro nel centro

- vesciche.

Caratteristicamente le lesioni tendono a:

- manifestarsi a grappoli o in fila, a distanza di pochi centimetri

- aumentare in dimensioni e accompagnarsi a intenso prurito nelle persone che sperimentano morsi ripetuti.

 

Quali sono le conseguenze

 

Le cimici dei letti non sono note per trasmettere infezioni alle persone, ma possono causare reazioni di diversa entità (molto comuni sono: stress, ansia, disagio psicologico, ma sono descritti anche asma e anafilassi).

Di norma le eruzioni sulla pelle spariscono da sole in una o due settimane, ma possono verificarsi complicazioni batteriche causate dal fatto di grattarsi.

Per la diagnosi e il trattamento è opportuno sentire il parere di un medico, che potrà prescrivere agenti antiprurito, antistaminici o corticosteroidi in base ai sintomi causati dalle punture.

 

Le misure di prevenzione

 

Le cimici dei letti sono facilmente visibili e alcuni semplici accorgimenti permettono di individuarle con tempestività.

 

Quando si dorme in hotel o in altri ambienti sconosciuti un approccio prudente per prevenire i morsi è quello di ispezionare con attenzione:

- i materassi (compresi i bordi e le etichette dei materassi)

- la biancheria da letto (lenzuola, federe, coperte, ecc.)

- le crepe e le fessure nelle molle

- le testiere dei letti (soprattutto il retro delle testiere).

È consigliato inoltre:

- lasciare i vestiti in buste di plastica quando si ripongono in armadi e cassetti

- collocarli su ripiani alti e ben distanziati dal pavimento

- prima di lasciare la stanza controllare sempre le valige.

 

Quando si viaggia con mezzi pubblici (come aerei, treni, metro, bus) è utile:

- indossare indumenti coprenti

- controllare braccioli e sedili

- quando possibile imbustare il bagaglio o avvolgerlo in cellophane.

 

Quando si rientra a casa è bene:

- non riporre subito le valige, ma tenerle in quarantena fuori dall’ambiente domestico

- lavare la biancheria a 60 gradi e se possibile metterla in asciugatrice a temperatura elevata.

In questo modo è possibile evitare l’ingresso delle cimici dei letti nella propria abitazione e arginare eventuali infestazioni.

 

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