La Febbre ricorrente da zecche, o semplicemente febbre da zecche è una malattia batterica, trasmessa dalle zecche molli. Si presenta con episodi ricorrenti di febbre e sintomi di tipo influenzale (mal di testa, dolori ai muscoli, vomito), alternati a periodi senza febbre e successive ricadute. Esiste anche una variante trasmessa da pidocchi infetti, con manifestazioni cliniche simili ma inserite in contesti sociali e geografici diversi.
Quali sono i sintomi della Febbre ricorrente?
L’esordio è improvviso con brividi e febbre alta, forte mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari e articolari. A tali sintomi può accompagnarsi un'eruzione sulla pelle del tronco e degli arti simile a un eritema multiforme.
La febbre rimane alta per 3-5 giorni, poi scompare rapidamente, per ripresentarsi bruscamente a distanza di 1-2 settimane, spesso accompagnata da dolori alle articolazioni (artralgie). Nei casi non trattati le crisi febbrili possono ripetersi da 2 fino a 10 volte. Le ricadute sono solitamente meno gravi rispetto al primo episodio, per lo sviluppo di una immunità specifica da parte dell’organismo umano. La durata della malattia varia da 1 a 54 giorni (durata media 18 giorni).
Quali sono le possibili conseguenze della Febbre ricorrente?
Il decorso della malattia può coinvolgere fegato, milza, cuore, occhi e causare anche complicazioni neurologiche (meningite, meningoencefalite, radicolomielite).
Come si cura la Febbre ricorrente?
La terapia si basa sull’assunzione di antibiotici specifici e deve essere iniziata precocemente in presenza di febbre.