Long Lyme: i benefici di yoga e meditazione

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Yoga e meditazione possono alleviare i sintomi della malattia di Lyme post trattamento (PTLDS)? Uno studio clinico del Centro di ricerca sulle malattie trasmesse dalle zecche del Columbia University Irving Medical Center di New York (USA) dimostra come possano agire positivamente nel ridurre i disturbi multisistemici, migliorando l’umore, il sonno, il fisico e le facoltà cognitive.

Lo studio analizza gli effetti del Kundalini Yoga, una “pratica contemplativa che integra movimento, respirazione e meditazione”, già impiegata nel trattamento di altre condizioni croniche con sintomi di affaticamento, dolore, disturbi del sonno, disagio psicologico, ansia e deterioramento cognitivo, comuni anche alla malattia di Lyme post trattamento (PTLDS).

 

I risultati

 

La ricerca presenta i benefici ottenuti dai 29 partecipanti che hanno seguito le 8 settimane di attività previste dal programma.

I dati raccolti evidenziano che le pratiche del Kundalini Yoga hanno prodotto benefici nella gestione del dolore, pur non potendolo risolvere e un “miglioramento significativo delle capacità cognitive” riferite a:

- memoria

- attenzione

- velocità di elaborazione conoscitiva.

Ha rilevato inoltre nei partecipanti:

- una sensibile attenuazione dei sintomi di “nebbia cerebrale”

- una riduzione del carico di sintomi persistenti

- una complessiva percezione di “sentirsi meglio”.

 

Il percorso seguito

 

I partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi (di 4 o 6 persone), si sono incontrati una volta alla settimana per 8 settimane per completare sessioni di pratica Kundalini Yoga di un’ora e mezza ciascuna.

Le sessioni sono state condotte da un ricercatore medico e da un istruttore certificato.

Ogni partecipante ha inoltre completato a casa le attività, documentando ogni giorno la durata della pratica attuata, pari a circa 35 minuti.

 

Cosa segnala la ricerca

 

Lo studio della Columbia University contiene diversi elementi di novità.

È il primo a esplorare un intervento comportamentale quale supporto terapeutico nella gestione della malattia di Lyme persistente.

Descrive un intervento “sicuro, accessibile ed economico”, basato su yoga e meditazione, come “potenzialmente efficace nel ridurre alcuni dei sintomi principali” della PTLDS.

Dimostra che l’attività di gruppo può risultare coinvolgente e in grado di fornire un significativo sostegno psicologico, mentale ed emotivo ai partecipanti, aiutandoli a sviluppare resilienza alle difficoltà poste dal perseverare dei disturbi.

Indica la strada per ulteriori sperimentazioni cliniche su vasta scala, finalizzate a raccogliere informazioni e dati obiettivi sulla tipologia e l’entità dei possibili benefici associati alle pratiche meditative quale terapia complementare della malattia di Lyme post trattamento.

 

 

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Fonte immagine: https//fitelo.co